Love Me Tender

Love Me Tender

Nel suo costume blu, Seconda sorprende, incanta ed irrita allo stesso tempo. Questa anti-eroina di 32 anni soffre di agorafobia e ha paura dei grandi spazi. Rimasta senza genitori  è improvvisamente lasciata a sé stessa e obbligata ad affrontare le sue paure trovando alla fine un suo percorso e sorprendendoci con il suo atteggiamento determinato e fuori dagli schemi.

La regista Klaudia Reynicke dipinge un ritratto dolce-amaro di una giovane donna che riesce a superare ostacoli apparentemente invalicabili con le sue sole forze. 

« L’esplorazione brillante e ironica di una mente disturbata » Corriere del Ticino 

« Un originale e selvaggio inno alla vita » laRegione

« Una storia realistica e metaforica » La Sicilia

Shalom Allah

Shalom Allah

Aïcha, Johan e i Lo Manto hanno compiuto un passo spiazzante per molte delle persone che li circondano: hanno prestato il voto musulmano «Io testimonio che non c’è altro Dio all’infuori di Allah e che Maometto è il suo profeta». Da qui inizia la loro trasformazione. Aïcha lascia la provincia per la città. I Lo Manto tentano di resistere ai pregiudizi del loro ambiente. E Johan? Ostenta una barba e flirta con il ruolo di musulmano devoto. O è il regista, David Vogel, a immaginarselo? Quale influsso ha su di lui il suo passato da ebreo? Più segue i suoi personaggi, più sente di non poter ignorare la propria storia.