Nella piccola casa di riposo di Dagmarsminde, la fondatrice e infermiera May Bjerre Eiby non è interessata né a diagnosi specifiche di demenza né alla medicina, perché nessuna delle due migliora la qualità della vita degli undici residenti. May e il suo team hanno invece sviluppato un nuovo tipo di trattamento, ispirato ai metodi introdotti da Florence Nightingale 150 anni fa. L’obiettivo è stimolare un cambiamento fondamentale nel modo in cui le persone affette da demenza vengono assistite all’interno del sistema sanitario: meno medicine e più cure.