To Kill a Mongolian Horse

To Kill a Mongolian Horse

Zoccoli di cavalli che rimbombano, acrobazie eleganti: un ritratto intimo della mascolinità e della tradizione in crisi, da una prospettiva femminile.

Saina cerca di sbarcare il lunario durante il giorno lavorando come mandriano e provvedendo alla sua famiglia, mentre di notte si esibisce in spettacolari show equestri nei panni di un cavaliere maestoso. Il mondo in cui Saina è cresciuto, le steppe della Mongolia Interna, sta cambiando radicalmente. Mentre lui continua a prendersi cura del padre burbero e dei cavalli della famiglia nell’entroterra, tutti intorno a lui cercano una vita migliore in città. Anche Saina si divide tra tradizione e modernità, tra città e campagna, tra il padre e l’ex moglie con il figlio, cercando di trovare la sua strada senza rinnegare le sue radici.

Il forte debutto della giovane regista cinese Xiaoxuan Jiang è stato premiato al Festival del Cinema di Venezia con il premio per la migliore sceneggiatura e la migliore regia e ha ricevuto una menzione speciale al Busan International Film Festival.