O Que Arde

O Que Arde

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Amador Coro wurde wegen Brandes verurteilt. Als er aus dem Gefängnis kommt, wartet niemand auf ihn. Er kehrt in sein Dorf in den Bergen Galiciens zurück, wo seine Mutter Benedicta mit ihren drei Kühen lebt. Ihr Alltag fließt langsam, im friedlichen Tempo der Natur. Bis eines Tages ein verherrender Brand die Region verwüstet. 

« O QUE ARDE ist eine lakonische und glühende Geschichte für die Gegenwart, die, wie alle sehr schönen Filme, auch eine stille Meditation über das Kino ist. Das brennende Kino. »

« Oliver Laxes minimalistische Fiktion kommt den Flammen der Feuer die Europa heimsuchen, so nahe wie möglich, gleichzeitig aber auch den inneren Feuern der Menschen und dies mit einer sehr ergreiffenden Wirkung. »

Love Me Tender

Love Me Tender

Nel suo costume blu, Seconda sorprende, incanta ed irrita allo stesso tempo. Questa anti-eroina di 32 anni soffre di agorafobia e ha paura dei grandi spazi. Rimasta senza genitori  è improvvisamente lasciata a sé stessa e obbligata ad affrontare le sue paure trovando alla fine un suo percorso e sorprendendoci con il suo atteggiamento determinato e fuori dagli schemi.

La regista Klaudia Reynicke dipinge un ritratto dolce-amaro di una giovane donna che riesce a superare ostacoli apparentemente invalicabili con le sue sole forze. 

« L’esplorazione brillante e ironica di una mente disturbata » Corriere del Ticino 

« Un originale e selvaggio inno alla vita » laRegione

« Una storia realistica e metaforica » La Sicilia

Shalom Allah

Shalom Allah

Aïcha, Johan e i Lo Manto hanno compiuto un passo spiazzante per molte delle persone che li circondano: hanno prestato il voto musulmano «Io testimonio che non c’è altro Dio all’infuori di Allah e che Maometto è il suo profeta». Da qui inizia la loro trasformazione. Aïcha lascia la provincia per la città. I Lo Manto tentano di resistere ai pregiudizi del loro ambiente. E Johan? Ostenta una barba e flirta con il ruolo di musulmano devoto. O è il regista, David Vogel, a immaginarselo? Quale influsso ha su di lui il suo passato da ebreo? Più segue i suoi personaggi, più sente di non poter ignorare la propria storia.

Golden Age

Golden Age

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Zärtlich und durchgehend unterhaltsam gibt Golden Age Einblicke in die wundersame Welt der Superreichen in der Altersresidenz in Miami: ob tägliche Happy Hour oder verrückte Halloween Party, alles ist möglich.

Golden Age öffnet exklusiv die Türen des «Palace» und lässt uns teilhaben am Alltag derjenigen, die keine Sorgen mehr haben müssen. Sie sind guter Dinge, finanziell unabhängig und leisten sich nochmals alles, was das Herz begehrt. Doch auch der endlose Luxus verdeckt nicht, dass hier aus dem Altern ein Business gemacht wird. Der Film begleitet die Damen und Herren in ihrem pompösen Lebensabend und das Personal in seiner Arbeitswelt ohne je die Absurditäten ins Lächerliche zu ziehen.

 

 

Madame

Madame

Signora, sono Caroline. Si vede subito che dietro l’acconciatura civettuola e le maniere borghesi c’è molto di più del carattere forte dell’anziana signora.

Il film è incentrato sul suo rapporto con il nipote Stéphane Riethauser, il regista. Madame è un doppio ritratto in cui la matriarca e il nipote gay si confidano. Con sincerità e umorismo, il film decostruisce in profondità e con potere sovversivo gli stereotipi di genere e traccia una saga familiare della società borghese con filmati d’archivio incantati.

My Favorite Fabric

My Favorite Fabric

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Die Damaskus Bourgeoise vor dem Krieg, Frühjahr 2011: die 25-jährige Nahla ist hin- und hergerissen zwischen ihrem brennenden Wunsch nach Freiheit und der Hoffnung, Syrien und die tägliche Kriegsbedrohung zurück zu lassen.

Eine arrangierte Ehe mit Samir könnte sie in die sichere USA führen. Aber Nahla sucht die wahre Liebe, und sucht Zuflucht bei einer geheimnisvollen Nachbarin. Auf den Spuren von “Belle de Jour” und “Tausendundeiner Nacht” zeigt der Film offen und kühn und mit feinfühlig komponierten Bildern voller Fantasie die Umbrüche der Vorstellungen von Weiblichkeit und Männlichkeit im Nahen Osten.

Insulaire

Insulaire

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Manchmal ist die Schweiz eben doch eine Insel: mitten im chilenischen Archipel liegt die kleine Robinson Crusoe Insel, mit Internetverbindung, Fernsehen und sogar ein paar wenigen Fahrzeugen für die 600 Insulaner. Alle sind sie Nachkommen eines Berner Aristokraten. Der Grossteil der Bevölkerung lebt vom Langustenfang und vom Tourismus. Die Insulaner lieben ihre unwirtliche und von Stürmen umtoste Insel, sind stolz auf ihre helvetische Abstammung und halten seit Generationen an der Schweizer Kultur fest, die Alfred von Rodt 1877 als erster helvetischer Kolonialherr mitbrachte. Als Sündenbock des Berner Adels brach er mit seiner Familie, eroberte als Söldner ferne Welten und gründet sein eigenes kleines Königreich – die Robinson Crusoe Insel.

INSULANER ist eine sanfte Hymne der Eroberung mit Pedro Lenz’ Erzählstimme, die schmunzelnd auf uns Schweizer blickt – von ganz weit her. 

La Séparation des Traces

La Séparation des Traces

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In Spuren und Geschichten – Un voyage entre cinéma et histoire schickt uns Francis Reusser, Schweizer Fotograf und sagenumwobener Regisseur der 70er und 80er Jahre, auf einen Trip in die Vergangenheit. Das filmische Tagebuch folgt ihm bis ins Jahr 1947, verwoben mit der hiesigen Fernseh- und Kinogeschichte, vom schwarz-weiss Bild bis ins digitale Geflimmer. Mit Nostalgie, guter Laune und feinem Humor präsentiert uns Reusser seine Erinnerungen und Reflektionen, in denen er nicht nur sein kinematografisches Gedächtnis aufbaut, sondern auch eine Bestandsaufnahme der Gesellschaft prismatisch topografiert. Ein feines Lied des Widerstands.

L’Ospite

L’Ospite

Guido pensava di avere una vita tranquilla fino a quando, in un pomeriggio d’inverno, un imprevisto sotto alle lenzuola non arriva a turbare la sua relazione con la fidanzata Chiara. Diretti in farmacia per comprare la pillola del giorno dopo, Guido le propone di non prenderla e Chiara si trova costretta a confessare i suoi recenti dubbi sul loro rapporto. È l’inizio della crisi e Guido è presto costretto a fare le valigie e ad andarsene di casa, ma per andare dove? Incapace di stare da solo, chiede ospitalità nelle case dei genitori e degli amici più cari trovandosi a naufragare da un divano all’altro nell’insolito ruolo di testimone delle loro vite e dei loro grovigli amorosi…

Chris the Swiss

Chris the Swiss

Anja Kofmel provava ammirazione per suo cugino Chris già da bambina piccola. La sua morte nel 1992 durante la guerra in ex Jugoslavia rappresenta un mistero su cui si arrovella ancora oggi, poiché al momento della sua morte indossava l’uniforme di un gruppo mercenario internazionale. Ma per quale motivo? Una volta adulta, Anja decide di indagare più a fondo sulla vicenda. Nel tentativo di capire quale fosse il vero ruolo di Chris nell’ambito di questo conflitto, ci racconta il suo viaggio in Croazia in un raffinato connubio tra documentario e film d’animazione, nel frattempo già pluripremiato.